I professionisti di Etna Verde rientrano nel ristretto numero di esperti di tree climbing in Italia. Questa complessa tecnica consente di arrampicarsi sugli alberi tramite apposite attrezzature (corde e ancoraggi) e di raggiungere così le parti più remote della chioma altrimenti di difficile accesso, muovendosi proprio all'interno di essa.
Intervenire topicamente, individuando da vicino le zone specifiche da potare, significa salvaguardare l'integrità fisica dell'albero - di cui altrimenti si rischia di asportare parti sane o non necessarie - nonché la sua estetica, e analizzare da vicino lo stato di salute di rami e fronde poco visibili.
I vantaggi di questa moderna pratica riguardano anche il terreno circostante, che non viene costipato da macchinari e autoscale, proprio perché tali pesanti attrezzature non sono necessarie.

Si ricorre al tree climbing per effettuare:

  • potature;
  • abbattimenti controllati;
  • consolidamento di piante poco stabili o a rischio di rottura;
  • interventi specifici di disinfestazione (es. asportazione dei nidi di processionaria dai pini).

Le fasi
Prima di ogni intervento, viene effettuato un sopralluogo per stabilirne l'effettiva finalità in base allo stato della pianta: potatura (per rimuovere le parti secche, malate o non sicure) o abbattimento (nel caso di grave malattia o di pericolosità dell'albero).
La struttura della pianta viene esaminata in tutti i suoi aspetti: robustezza, qualità del legno, eventuali punti sensibili come rami spezzati o sospesi, presenza di nidi, alveari o rampicanti ecc. determinano il tipo di attrezzatura necessario per effettuare il lavoro. Viene presa in esame anche la ‘storia' della pianta, ovvero se ha subito precedenti interventi che possono aver arginato, o al contrario causato, dei processi degenerativi.
Questa prima fase è indispensabile sia per determinare l'entità dell'intervento, sia per stabilire i necessari parametri di sicurezza e l'itinerario di salita e discesa da percorrere.
La salita avviene sui rami tramite il posizionamento di una corda, che viene lanciata su una forcella (‘lancio del sagolino') in un punto di ancoraggio ben saldo e strategicamente posizionato, individuato precedentemente. Si sale sulla corda con bloccanti meccanici nel rispetto della massima sicurezza.
Durante il lavoro, la corda deve sempre rimanere in tensione per scaricare il peso dell'operatore sul punto di ancoraggio e non su altri punti che potrebbero rivelarsi instabili. Oltre alla corda di lavoro, gli operatori possono posizionarsi con una longe su cui scaricare il peso a seconda dei movimenti; questi accorgimenti permettono di raggiungere in totale sicurezza anche le parti più esterne della chioma, di muoversi da una branca all'altra o da una pianta all'altra.
La discesa, infine, segue la stessa metodica utilizzata in salita, facendo attenzione che la corda permetta di arrivare a terra in tutta la sua lunghezza.
Successivamente all'intervento, il materiale di risulta viene smaltito secondo le normative vigenti (viene trasportato nelle apposite discariche autorizzate).

Come tutte le tecniche, anche quella del tree climbing si evolve e si affina: è per questo che il team di Etna Verde segue aggiornamenti continui presso scuole specializzate ed è in possesso di certificazioni che attestano la competenza e l'esperienza dei suoi operatori in questo campo.

 

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